mercoledì 8 aprile 2020

Step #06

Precedentemente si è definito il segnale come una sorta di "raccordo" o meglio, un'entità universalmente riconosciuta che mette in relazione uno o più individui, ma cosa accade se queste grandi entità perdessero di universalità frammentandosi individuo per individuo? Bene, è più o meno quel che succede, o meglio, di cui si vuole dar prova nel "Fu Mattia Pascal" di Pirandello, in particolar modo nel passaggio in cui il personaggio Anselmo narra ad Adriano Meis (il protagonista) la cosiddetta "filosofia del lanternino", o anche detta "lanterninosofia", in cui Anselmo parla del suddetto lanternino di ognuno di noi, unica fonte, seppur distorta, delle nostre concezioni della realtà, dicendo che un tempo i popoli avessero dei lanternoni di colori differenti da popolo a popolo che si contraddistinguessero, uniformando il tutto e dando una grande prova della definizione ripresa all'inizio di questo post (sempre per quanto concerne il singolo popolo), però Anselmo racconta di come ormai ad ognuno di noi sia rimasto solo un personale lanternino su cui contare, dalla luce fioca e diversa l'una dall'altra e che quindi riguarda solamente l'individuo in sè e per sè, e qui Pirandello si dimostra un maestro nell'attribuire un significato ampio al lanternino e di come ormai, grandi segnali (nella loro accezione più generale, ovvero quella di unità universalmente valide che mettessero d'accordo tutti) provenienti dall'alto (i lanternoni) si siano scoperti concettualmente privi di motivo di esistere. 

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