venerdì 20 marzo 2020

Definizione - Step #01

Segnale:
Entità di natura variabile atta a creare un'interazione tra due o più corpi riconosciuta da essi in maniera convenzionalmente appurata.
es. tra persone (perlopiù di natura ottica od acustica)dareattendereaspettarevederesentirericevere il s.il comandante diede il s. della battagliail s. d’attaccoil capostazione fischiò per dare il s. della partenzaal s. convenuto si mossero tutti insiemefare segnali con razzicon fumatecon fuochicon le bracciacon le bandiereagitando un panno, ecc.; s. radioelettricisegnali di soccorso, in alpinismo, indicazioni di richiesta di aiuto, consistenti nella reiterazione di richiami acustici o ottici emessi a intervalli regolari, oppure nell’assunzione di particolari posizioni delle braccia, ognuna delle quali corrispondente a uno specifico messaggio; s. acustici e luminosi, di cui si servono i guidatori di autoveicoli per avvertire della loro presenza, del cambiamento di direzione, ecc. (fonte: Dizionario Treccani); 

es. tra cose: In elettrotecnica, e spec. in elettronica, denominazione generica di tensioni o di correnti elettriche o di radioonde applicate all’ingresso di un’apparecchiatura (s. d’entrata) o disponibili all’uscita dell’apparecchiatura stessa (s. d’uscita): s. a bassa frequenzas. a radiofrequenzas. modulatos. audios. videos. impulsivos. sinusoidales. a gradinos. a dente di sega, ecc.; generatore di segnali, dispositivo che genera in uscita segnali di forma opportuna e di ampiezza e frequenza variabili, a scopo di misurazione, controllo, temporizzazione, ecc.; s. di cadenza (è spesso usato il termine inglese «clock»), segnale di frequenza fissata che regola la temporizzazione di un circuito sequenziale, in partic. di quelli alla base dei microprocessori e dei calcolatori elettronici; (fonte: Dizionario Treccani)


L'etimologia del termine va trovata nel latino tardo con "signale", neutro sostantivato dell'aggettivo "signalis", derivazione di "signum" ossia segno, il quale conserva vari significati quali ad esempio presagio, costellazione, statua, sigillo, sfrego, insegna. Termini apparentemente disconnessi tra di loro e di forte variabilità sulla base del contesto, che conservano però un aspetto fondamenale:il convenzional rappresentare qualcosa di universalmente riconosciuto attraverso un impatto inerente la sfera perlopiù visiva, ma comunque sensoriale.





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